Данте АлигьериFIORE 1. LO DIO D’AMOR CON SU’ ARCO MI TRASSE
Lo Dio d’Amor con su’ arco mi trasse...
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Lo Dio d’Amor con su’ arco mi trasse Perch’i’ guardava un fior che m’abellia, Lo quale avea piantato Cortesia Nel giardin di Piacer; e que’ vi trasse 4
Sì tosto c[h]’a me parve ch’e’ volasse, E disse: "I’ sì ti tengo in mia balìa". Alló·gli pia[c]que, non per voglia mia, Che di cinque saette mi piagasse. 8
La prima à non’ Bieltà: per li oc[c]hi il core Mi passò; la seconda, Angelicanza: Quella mi mise sopra gran fredore; 11
La terza Cortesia fu, san’ dottanza; La quarta, Compagnia, che fe’ dolore; La quinta apella l’uon Buona Speranza. 14